Narda Fattori
- 29/11/2011 09:30:00
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Ancora una volta la scelta di Roberto non ci delude: leggiamo tre belle poesie e condivido con Loredana lopinione che lultima sia quasi perfetta. Vorrei però fare una considerazione sul luogo scelto per versificare, luogo/ghi che conosco, bellissimi o spaesanti per chi come me ha bisogni di linee dorizzonti: la terra è innocente, si vendica della violenza e degli abusi che di lei si sono compiuti. Ma alla poesia questo può anche non importare.
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Loredana Savelli
- 28/11/2011 15:00:00
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Stupende poesie: non mi meraviglio che siano piaciute a Roberto Maggiani a causa di quello sguardo scientificamente quasi "puntiglioso" che riporta certi indizi (ad esempio lora in cui sorge e tramonta il sole nel giorno più breve dellanno, S. Lucia) o descrive le condizioni atmosferiche e la composizione del nucleo della terra o fotografa i paesaggi padani notturni (ai quali ho associato i racconti di Gianni Celati e le foto di Luigi Ghirri), ma poi giunge a suggerire, sommessamente, una presenza misteriosa che è nella natura ma non le appartiene completamente, è ultraterrena, è trascendente, è totalmente umana e non-umana allo stesso tempo. Ho particolarmente apprezzato la terza, ma sono davvero tutte belle e mi piacerebbe completare la lettura del volume inedito, magari nella sezione Poesie Proposte.
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